Perchè alimentatore Phantom a 48V?

Perchè alimentatore Phantom a 48V?

In un articolo precedente vi abbiamo parlato dell’importanza di aver a disposizione un buon microfono a condensatore per poter registrare la propria voce oppure il proprio strumento musicale.

Strumento che tutti i musicisti, dai professionisti ai dilettanti, dovrebbero avere nel proprio home studio di registrazione.

In quel articolo ci siamo focalizzati sul microfono a condensatore della Neewer per l’esattezza il NW-800 che ancor oggi reputiamo uno dei migliori microfoni per iniziare a registrare la propria voce oppure il proprio strumento musicale.

Tra gli oggetti presenti in quel kit c’era anche un alimentatore Phantom 48v per microfoni XLR che ci è stato molto utile per migliorare le performarce del nostro microfono a condensatore.

Ma cos’è un alimentatore Phantom e come mai proprio 48V?

Come si intuisce dal nome si stratta di un alimentatore che utilizza cavi a 3 conduttori, tipicamente forniti di connettori XLR.

I due conduttori che portano il segnale fungono entrambi da poli positivi (garantendo così la compatibilità con i microfoni non alimentati o autoalimentati), mentre il terzo cavo funge da massa.

Per quanto riguarda la scelta di utilizzare 48V piuttosto che altro voltaggio è da ricercare nella radio norvegesi.

Infatti nel 1966 la Neumann, azienda berlinese tuttora fornitrice di microfoni a condensatore di alta qualità, presentò una nuova serie di microfoni a transistor alla radio di stato norvegese.

Per ragioni di compatibilità con l’apparecchiatura utilizzata, si richiese alla ditta che i microfoni fossero alimentati con alimentazione phantom.

A causa delle poche ore giornaliere di sole nei mesi invernali, gli studi della radio utilizzavano un sistema elettrico ausiliario alimentato da un generatore centrale a 48 Volt: per questo motivo questo rimase il voltaggio standard per tale alimentazione, che più tardi fu standardizzata in Germania come DIN, e quindi internazionalmente come IEC 61938.

Lo standard DIN prevedeva la possibilità di fornire un voltaggio di 12, 24 o 48V, mentre nello standard IEC sono previste solo le possibilità 12 e 48V.

Ora che abbiamo visto cos’è un alimentatore Phantom e perchè funziona a 48V possiamo recensire la nostra Phantom.

Recensione Phantom di Moukey

Girovagando sul Web se ne trovano parecchi e di infinite marche tra cui il modello offerto dalla Moukey che ci ha incuriosito e per questo motivo abbiamo deciso di recensire.

Il pacco arriva con una precisione incredibile (tipica proprio di Amazon) ed anche molto ben imballato. All’interno della confezione troviamo:

  • L’alimentatore Phantom da 48V;
  • Cavo usb to usb di colore blu;
  • caricatore usb di colore bianco;
  • un cavo XLR per collegarlo al microfono.

Il tutto l’abbiamo pagato poco meno di venti euro, non male se lo paragoniamo alla concorenza.

Scheda Tecnica Moukey Alimentazione Phantom

L’alimentatore Phantom da 48V è realizzato un alluminio con un peso netto di soli 0,515 kg che lo rendono leggere e resistente da portare in giro.

La tensione di 48V è affidata ad una interfaccia USB che porta la stessa al microfono a condensatore che trasferisce i segnali sonori alla scheda audio in modo preciso e completo.

Il cavo USB è lungo circa 1.5M ed è dotato di 2 connettori maschio-maschio.

Dispone di un’unità a canale singolo con l’input e l’output bilanciati di microfono per il collegamento in linea con il microfono ed il mixer.

Inoltre è compatibile con tutti i tipi di microfoni ed attrezzi di registrazione musicale dotati di porta XLR.

Per accenderlo bisogna tenere premuto il tasto di accensione per 3 secondi a causa della protezione di sicurezza.

Nella parte posteriore oltre agli ingressi/uscite citate prima troviamo un ulteriore porta USB che può essere utilizzata per alimentare un altro device (es. ring light, smartphone, ecc…).

Come si comporta?

Dopo aver montato il microfono al Phantom e lo stesso ad una porta usb libera nel nostro pc, abbiamo iniziato a registrare varie fonti sonore.

Per prima cosa abbiamo iniziato a registrare la nostra voce mentre parliamo normalente sia con la phantom disattiva e sia con la stessa attiva.

Riascoltando la traccia abbiamo riscontrato come la qualità sonora del microfono risulta più forte e le frequenze ben equilibrate.

Bisogna anche dire che aumenta anche il rumore di fondo anche se rimane nella fascia di tolleranza e facilmente eliminabile in fase di post produzione.

Prima di proseguire voglio ricordarvi che gli alimentazione phantom non migliora la qualità o il volume del suono del microfono per questo bisogna dotarsi di un amplificatore.

A questo punto abbiamo deciso di fare un test con una canzone.

Ho cercato di cantare qualcosa che interessasse tutta la mia estensione vocale, di modo che successivamente, avrei potuto accertare la corretta ripresa dell’audio, dalle frequenze più basse a quelle più alte.

Il risultato di questo test fu positivo, il microfono con la Phantom attiva non ha mostrato alcuna difficoltà, è riuscito a gestire bene le diverse frequenze; cosa che non possiamo dire con la Phantom disattivata.

Conclusione

In base all’analisi dello stesso possiamo dire di trovarci di fronte ad un ottimo alimentatore Phantom dotato di 1 canale con l’input e l’output bilanciati.

Per questo motivo lo consigliamo vivamente a chi vuole alimentare i propri strumenti musicali senza problemi, inoltre, sullo stesso prezzo non credo riuscireste a trovare niente di meglio.

Lasciateci pure un commento qui sotto e diteci cosa ne pensate di questo alimentatore Phantom.

Sicilia Review

2 pensieri su “Perchè alimentatore Phantom a 48V?

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